Il Gatto Mammone

Il Gatto Mammone

Il Gatto Mammone

IL GATTO MAMMONE
Pupi di Stac

Di: Laura Poli
Regia: Enrico Spinelli
Burattini: Pupi Di Stac
Costumi: Cinzia Ghelli
Scenografie: Samuele Calosi, Ilaria Bon
Musiche: Enrico Spinelli
Pubblico (anni): 4 – 10
Durata: 55 minuti
Ambienti (spazi): Baracca Tripla di 5 metri su palco, possibili riduzioni, versione grande con Gatto Mammone di persona

La principale fonte del testo teatrale è la tradizione orale pistoiese, ma riscontri si possono trovare in molte versioni, non solo toscane: Imbriani “La bella e la brutta”, Nerucci “La novella dei gatti”, De Gubernatis “Marietta e Mariaccia”, “L’acqua nel cestello”, ed altre ancora. Questa storia di due ragazze, la buona e la cattiva, è raccontata confrontando i loro diversi atteggiamenti verso i vecchi e gli animali; quello altruistico e gentile sarà gratificante, l’altro egoista e sgarbato sarà controproducente. È fiaba di matrigna cattiva (figura che preserva nel bambino l’immagine della buona madre), ma, soprattutto, fiaba di incantesimi dove è centrale un personaggio fantastico, il Gatto Mammone, appunto, che unisce in sé la duplice natura di amoroso protettore e di severo giudice.

Scritto da Laura Poli nel 1988, e sempre poco rappresentato a causa di un allestimento scenografico complesso e faticoso,  viene ripreso nella stagione 2005-2006 in una versione narrata su grande tavolo dove si alternano le varie situazioni sceniche: la casa, la cantina, il  bosco con il fiume, fino alla Casina di Vetro.
Il padre di Marietta, una ragazza umile e gentile, rimasto vedovo, si è risposato con Adalgisa, una donna assai autoritaria che ha, a sua volta, una figlia; quest’ultima però è sgarbata e prepotente, tanto che tutti la chiamano Mariaccia. Il padre deve partire per lavoro e, conoscendo la moglie, la diffida dal trattar male la sua buona figlia, raccomandandosi anche al pubblico dei bambini. Ma la matrigna non perde tempo: per la Mariaccia soltanto moine e favoritismi, per la Marietta rimproveri e lavori pesanti; il primo che Adalgisa le dà è filare 10 libbre di canapa: il compito è difficilissimo e la ragazza si dispera. Nel bosco un buon vecchio la consiglia di non perdersi d’animo: una magica vaccherella farà per lei tutto il lavoro. Passa il Principe che si innamora a prima vista della Marietta: la matrigna allora la manda al fiume a lavare i panni in modo che il figlio del re, al suo ritorno, non la possa ritrovare. Cade nel fiume il sapone da bucato e la povera fanciulla si mette a piangere; il solito vecchietto le spiega come fare: tutta la roba che cade nel fiume va a finire alla casa del Gatto Mammone, lui è tanto buono e giusto; attenzione però, la casa è tutta di vetro. Marietta passa il ponte e giunge alla casina del Gatto: lì tanti micini indaffarati le chiedono ed ottengono aiuto. Il Gatto la premia con un bel sapone nuovo ed un magnifico vestito e poi l’ammonisce di non voltarsi al raglio del ciuco, sulla via del ritorno, ma di voltarsi al canto del gallo. La ragazza, attenta, obbedisce e le appare in fronte una stella d’oro. La matrigna, furibonda d’invidia, spedisce la propria figlia al fiume, con l’intento di ottenere anche per lei tutti quei meravigliosi regali. La Mariaccia è sgarbata col vecchio, perfida coi gattini, e rompe tutta la casina di vetro: il Gatto Mammone punisce la sua maleducazione con un vestitaccio pieno di pidocchi e sudiciume; poi le rinnova l’ammonimento fatto alla sorella. La brutta e dispettosa ragazza, però, si volta per ripicca al raglio del ciuco e ne ottiene un’orribile coda che le penzola dalla fronte. Sopraggiunge il Principe che ha deciso: vuole sposare la Marietta e tornerà a prenderla con una carrozza.  Adalgisa tenta l’ultima carta; chiude la promessa sposa dentro al tino e fa indossare il vestito nuziale alla Mariaccia velata. Il Principe, ignaro, la invita al suo fianco sopra il cocchio quando… ecco tutti i gattini che rivelano l’inganno. La “brutta” viene messa nel tino e la “bella” se ne va al palazzo del re. Il padre, stanco del lavoro, tornerà appena in tempo per scacciare per sempre di casa la cattiva moglie, apprendere dello sposalizio, ringraziare i bambini e festeggiare con loro la fine.

Biglietti in vendita online su www.vivaticket.it e presso tutti i punti vendita Vivaticket
Botteghino: dal lun-ven 9.30-13.30 / sab-dom 10.00-12.30
Biglietti: Intero € 8,00 – ridotto € 6,00 per gruppi di 5 spettatori
Ingresso gratuito per bambini fino a 3 anni non compiuti.

 

Caratteristiche dell'evento

Inizio evento 25/11/2023 18:00
Termine evento 26/11/2023 18:00
Data inizio iscrizioni 01/09/2023
Chiusura iscrizioni 26/11/2023 23:55
Costo per persona 8 euro
Luogo Teatro Casa di Pulcinella

Prezzo di gruppo

Numero iscritti Prezzo/Persona (€)
5 6.00
Iscrizioni concluse